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E’ una città lineare che assume i caratteri di una infrastruttura e che trova quindi difficilmente un inizio e una fine. La città può inoltre essere concepita come un insieme di strade che si intersecano tra loro sovrapponendosi in modo da costituirsi come un moderno tracciato urbano.  Nella sua sezione trasversale è possibile sottolineare il tradizionale principio di tettonica. così suddiviso: nel basamento trovano collocazione gli spazi caratterizzati da volumi scorrevoli; nella parte intermedia si dispongono gli alloggi semi-duplex e nella copertura trovano collocazione i secondi livelli (emergenti secondo le necessità) delle abitazioni. Infatti  grazie ad un sistema di automazione è possibile far emergere una seconda copertura e una serie di pareti scorrevoli che possono andare ad occupare, se necessario, l’ultimo livello dell’unità. Lo scorrimento delle varie superfici consente di ampliare la dimensione dell’alloggio ed inoltre permette di utilizzare la terrazza all’ultimo livello in un modo alternativo rispetto al consueto tetto giardino

Gli spazi collettivi trovano collocazione al piano terra e sono caratterizzati da funzioni di tipo espositivo, da scuole, da spazi per anziani ecc.. Sempre al piano terra si dispongono i sistemi di distribuzione verticali (ciascun alloggio possiede un elevatore che dalla copertura arriva fino al piano sotterraneo).

Non esistono spazi commerciali. Al di sotto della Disunità si sviluppa un enorme magazzino che segue un andamento lineare come la Disunità e dal quale, attraverso gli elevatori, è possibile consegnare  all’interno dei vari alloggi tutto il necessario per vivere (spesa attraverso Internet)


Anno: 2005
Località: progetto utopico
Architetto e Fotografo: Anna Rita Emili
Collaboratore: Pamela Ferri

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