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Smottamenti e frane causate da inondazioni e tempeste sono fenomeni divenuti ormai quotidiani nel nostro paese.

Il fango rappresenta un buon materiale da ri-ciclare. Con il fango è possibile ad esempio sviluppare un impianto elettrico. Marieke Staps, una designer olandese, ha creato una lampada Soi Lamp che funziona proprio con il fango. Ma è anche possibile utilizzare il fango depurato come fertilizzante, installando ad esempio in casa dei sistemi di depurazione d essiccamento del fango stesso. Mud House è una casa che si compone di grande piattaforma piegata come un kirigami. Il lato verticale viene addossato alla montagna mentre quello orizzontale diviene una terrazza ad di sotto della quale è possibile collocare una serie di impianti legati al recupero del fango raccolto durante le piogge. Il piano verticale è molto resistente è infatti un muro di contenimento in CA impastato con scorie di alto forno, mentre la piattaforma orizzontale contiene la casa a due livelli e una grande piscina che accoglie fango . Nella piegatura generata dal kirigami trova collocazione una grande vetrata, anche questa caratterizzata da un lato verticale e uno orizzontale, attraverso il quale si può vedere la colata di fango che dalla montagna penetra al disotto della piattaforma. Anche la vetrata strutturale è ad alta resistenza, viene infatti attualmente utilizzata per far fronte  agli uragani in USA. In maniera preventiva viene realizzata una messa in sicurezza della parete rocciosa attraverso  iniezioni di cemento e mediante la collocazione di una rete metallica ad alta resistenza. Il fango proveniente dalla parete rocciosa penetra al disotto della casa, attraverso una griglia di drenaggio che percorre tutta la struttura per poi confluire all’interno di una grande cisterna per il riciclo del fango caratterizzata da un sistema di depurazione e da un impianto per essiccatura . Una volta essiccato il fango è pronto per essere riutilizzato. Altro fango proveniente dalla parete rocciosa dopo essere stato drenato e depurato confluisce invece nella piscina all’interno della quale è possibile fare fanghi o nuotare nel suo letto. Il fango riunisce le qualità di accoglienza della terra a quelle di movimento e dinamicità dell’acqua, dando vita ad un elemento primordiale che in se’ contiene la sostanza e il movimento che sono l’origine della vita. Il fango è il magma primitivo da cui tutto è stato plasmato. Costruire al di sotto di una parete rocciosa è atteggiamento ordinario e tradizionale del nostro paese. Soprattutto nel centro Italia, percorrendo le strade statali di montagna non è difficile ammirare case realizzate in modo sorprendente a ridosso di pareti verticali naturali,. Utilizzare un materiale proveniente da una catastrofe naturale è un modo resiliente di strumentalizzare un fenomeno estremo. La casa come accennato è su due livelli al piano terra trovano collocazione una cucina un bagno e un soggiorno attraverso una scala è possibile accedere al secondo livello caratterizzato da due stanze da letto due bagni. La grande parete vetrata e il pavimento trasparente del primo livello consentono di ammirare il fenomeno naturale estremo essendo protetti proprio dallo spazio domestico.


Anno 2013

Architetto: Anna Rita Emili

Collaboratore: Bence Vagi

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