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PICCOLO POMERIO AGRESTE

Giardino storico residenziale

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Il progetto che nasce da una attenta indagine sul caratteri architettonici e paesaggistici del luogo si colloca ad 800 metri di altitudine, nell'antica acropoli di Praeneste (oggi Palestrina) Una città distante 70 km circa da Roma.

Castel San Pietro Romano, luogo su cui si dispone il giardino, si caratterizza oggi come un piccolo borgo compatto, composto di strade strettissime e case rivestite di intonaco grezzo. Le antiche mura, che avvolgono in centro urbano a partire da una fortezza risalente all'anno 1000 (fortezza Colonna), pongono in evidenza una serie di superfetazioni realizzate a partire dagli anni 50 che aggettano sulla strada di provinciale di circonvallazione.  

Il paesaggio circostante il borgo è prevalentemente arido caratterizzato da una vegetazione composta principalmente da piante di rosmarino, da cespugli di more, da ulivi e da ginestre di colore giallo intenso.

Il giardino storico in oggetto, che accompagna il pomerio delle antiche mura, si dispone su quattro livelli, collegando trasversalmente la strada carrabile che circonda il borgo con il centro storico collocato nel punto più alto della città. Lo sviluppo verticale di questo vuoto consente una vista mirabile sulla cosiddetta valle delle ginestre, permettendo inoltre  l’accesso alla casa di pertinenza disposta anch’essa su più livelli. Le mura in corrispondenza del giardino contenevano un tempo una antica cisterna d’acqua, oggi utilizzata come spazio annesso alla casa.  

Precedentemente all’intervento di ristrutturazione dell’unità abitativa le mura erano nascoste da intonaco e da una serie di superfetazioni, così come il vuoto di risulta era caratterizzato da piantumazioni aliene al contesto ambientale.

Attraverso un primo intervento di demolizione delle superfetazioni, è stato possibile riportare alla luce il muro storico, lasciandolo penetrare anche all’interno della casa attraverso una lunga vetrata verticale che collega tutte le quote della casa. Un secondo intervento ha poi riguardato una riorganizzazione dello spazio aperto attraverso la disposizione di una serie di terrazzamenti disposti su più quote contenenti piante autoctone.

L’accesso al giardino avviene sia al livello più basso mediante un piccolo cancello in ferro oppure attraverso la piazza del centro storico che si trova nel punto più alto della casa.

Le diverse sostruzioni sono collegati da scale in ferro e grigliato keller che, come avviene nelle aree archeologiche sono poggiate sul suolo, così da non interrompere la continuità dello spazio. Altro elemento caratterizzante la sequenza di giardini pensili è l’acqua percepibile già aprendo il cancello in ferro. Parliamo  di una piccola vasca su cui aggettano rigogliose piante di rosmarino. Percorrendo poi un piccolo viale su un primo terrazzamento contenente ghiaia una panchina e un ulivo, è possibile scendere ad un livello più basso (1,00)  in cui si colloca un grande fontanile, che evocando la presenza dell’antica cisterna viene accompagnato dalla presenza di una panchina (sottolineando  che anche la casa al suo interno presenta una vasca d’acqua con idromassaggio) e di una pavimentazione  in legno alla stessa quota poggiati su una pavimentazione in legno flottante si dispongono due lettini BREEZ disegnati da Karim Rashid per Talenti. Risalendo dalla scala di ingresso del giardino di accede poi ad un terzo livello, contente  tre aiuole caratterizzate dalla presenza di ginestre, ritagliate all’interno di un pavimento in piastrelle di cemento. Infine attraverso una ultima scala in ferro si arriva alla grande terrazza panoramica (+6,60) che affaccia sulla valle delle ginestre anche questa pavimentata (pavimento flottante) con piastrelle di cemento.  L’illuminazione avviene prevalentemente dal basso attraverso la collocazione di faretti disposti nelle vasche d’acqua, nella ghiaia e nelle diverse pavimentazioni. Alla quota della terrazza panoramica i faretti vengono invece disposti sul muro perimetrale della terrazza stessa. Nella stessa terrazza viene disposto un tavolo in ferro e vetro disegnato da altro_studio

Il giardino nel complesso è consapevolmente semplice, elementare quasi spontaneo. Alla natura viene permesso così di riappropriarsi dei propri spazi un tempo sottratti in modo improprio dall’uomo.



Architect : Anna Rita Emili
 

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